Un nuovo rivoluzionario dispositivo promette di mandare in pensione l’aria condizionata. Ecco cos’è e come funziona.
L’Italia sta (ri)vivendo un aumento delle temperature tipico di questo periodo estivo. Il che si traduce, specie in città, nell’uso quotidiano di aria condizionata. Tuttavia, questo dispositivo, collegato alla corrente elettrica, non è alla portata di tutte le tasche. L’altra opzione è dunque quella di un ventilatore da tenere sempre a portata di mano. Ma si tratta comunque di rimedi poco sostenibili, in una fase in cui le abitudini di consumo potrebbero cambiare per sempre, non solo a livello nazionale, ma su scala globale.
La buona notizia è che ora c’è una soluzione alternativa. I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno messo a punto una tecnologia innovativa che combina tre metodi di raffreddamento passivo e che funziona senza necessità di collegarsi alla corrente elettrica. Una tecnologia che aiuta a creare un ambiente confortevole in casa, ma che deve essere utilizzata in modo responsabile ed efficiente per ridurre al minimo non solo il suo impatto sull’ambiente, ma anche il consumo energetico. Vediamola più da vicino.
L’innovativo dispositivo sviluppato dagli ingegneri del Massachusetts Institute of Technology combina tre tecnologie per ottenere un sistema di raffreddamento in grado di funzionare senza elettricità e con solo piccole quantità di acqua. Non c’è dubbio che l’elemento di forza di questa invenzione è la sua capacità di raffreddare gli ambienti e ridurre la temperatura interna di una casa fino a 9,3° C, come dimostrano i test effettuati, ma senza usare elettricità, cioè senza aggravi nella bolletta della luce. Inoltre, come accennato, con un consumo minimo di acqua. Grazie a questa innovazione, il nostro frigorifero avrà bisogno di consumare meno energia per mantenere la temperatura impostata e i cibi che vi conserviamo dureranno più a lungo.
Come funziona esattamente? L’équipe di scienziati statunitensi ha combinato tre metodi di raffreddamento passivo in un unico dispositivo: raffreddamento radiante, evaporazione e isolamento termico. Queste tre tecniche, se unite, consentono di migliorare l’efficienza grazie agli effetti sinergici, secondo i ricercatori. Il dispositivo ha un design simile ai pannelli solari: si presenta come un pacchetto sottile e di ridotte dimensioni. Per quanto riguarda i materiali, si compone di tre strati, ognuno dei quali svolge un ruolo fondamentale nel raggiungimento di un’elevata efficienza e garantisce il raffreddamento con il passaggio di acqua e calore.
Lo strato superiore è un aerogel di polietilene poroso. Il materiale è molto isolante, ma lascia passare liberamente sia il vapore acqueo che la radiazione infrarossa, rifiutando altre lunghezze d’onda. Al centro è presente un idrogel poroso, composto principalmente da acqua, che forma lo strato evaporativo emettitore di infrarossi. E alla fine c’è uno specchio.
Ma, senza dubbio, la grande novità di questa invenzione sta nel fatto che non utilizza energia esterna per raffreddare l’ambiente. E, operando senza elettricità, può essere utilizzata anche per raffreddare i componenti di un sistema di condizionamento dell’aria e quindi migliorarne l’efficienza.
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