Un possibile dietrofront potrebbe colpire il Reddito di Cittadinanza. Adesso si rischia la proroga: andiamo a scoprire che cosa sta succedendo.
Il Reddito di Cittadinanza continua ad essere un argomento di assoluta discussione non solo al Governo. Nonostante da tempo il Governo abbia annunciato la sospensione per gran parte della popolazione italiana, eppure adesso si vocifera una possibile proroga, andiamo a vedere la situazione in Italia.
Il Reddito di Cittadinanza continua ad essere uno dei temi più caldi discussi dalla politica italiana. In queste ore infatti è spuntato un nuovo inghippo per quanto riguarda la sospensione del sussidio. Infatti molti servizi sociali dei comuni sono sotto organico e non riescono ad affrontare “la crisi del Reddito di Cittadinanza“. Sono ben 169mila i percettori che in questi giorni stanno chiedendo di essere presi in carico.
Il loro obiettivo è quello di riuscire a prolungare la ricezione del beneficio almeno fino al prossimo 31 dicembre. L’intento è arrivare alla data prevista dalla legge di conversione del Decreto Lavoro. Tra le mille difficoltà, in queste ore salta fuori addirittura una richiesta di proroga, tutto ciò per dare il tempo ai comuni e ai loro servizi sociali di affrontare l’emergenza. Si cerca una proroga della sospensione a 7 mesi come disposta dalla Legge di Bilancio approvata quest’anno.
Reddito di Cittadinanza, c’è il dietrofront: la proroga è più vicina
La proposta di proroga del Reddito di Cittadinanza è partita dal sindacato della Cgil e la sua categoria che rappresenta i lavoratori della pubblica amministrazione vale a dire Fp-Cgil. In una nota dei due sindacati si chiede quindi di prorogare il termine di 7 mesi per la sospensione del Reddito di Cittadinanza. Secondo Fp-Cgil questo tempo è necessario per far sì che la popolazione riesca ad essere presa in carico dai servizi comunali. Procrastinare i termini permetterà anche di assumere rapidamente il personale a tempo indeterminato.
Proprio questa proroga garantirà la formazione necessaria per dare le risposte necessarie ad un problema così grave come la povertà. Quindi secondo il sindacato l’emergenza va affrontata rafforzando e stabilizzando gli organici dei servizi sociali comunali. Inoltre così facendo si potrà dare attuazione alla previsione di legge. Ad appoggiare questa linea ci ha pensato anche il Movimento 5 Stelle con il suo leader, Giuseppe Conte, che chiede al Governo un Consiglio dei Ministri straordinario. Solamente nei prossimi giorni vedremo se verrà accolta la richiesta del leader pentastellato.