Come porre rimedio, quando si è in viaggio, a quegli episodi di insonnia che possono “disturbare” il viaggiatore.
Viene definita “insonnia del viaggiatore” e riguarda tutte quelle persone che – essendo fuori casa in viaggio – cambiano la loro abituale routine, non trovandosi in quei soliti spazi dove invece normalmente vivono. Basti pensare anche a un materasso o cuscino diversi da quelli a cui si è abituati e cambia tutto.
La qualità del sonno viene compromessa notevolmente e le notti – fuori casa – sono sempre più “in bianco”. Quali sono le cause e i rimedi per evitare che una vacanza non diventi letteralmente un “incubo”?
Le cause
Sfatiamo il mito che l’insonnia sia legata solo ed esclusivamente alle ore notturne. In realtà si tratta di una condizione in cui il cervello rimane in una sorta di veglia perenne e costante. Come se fosse un allarme attivo.
Che si tratti di un lungo volo – e quindi di doversi adattare a un fuso orario – oppure che si tratti di un letto diverso dal solito, ecco che l’insonnia fa la sua comparsa. Si tratta di un disturbo solo temporaneo che si risolve non appena si torna alle abitudini di sempre. Il tanto conosciuto jet-lag, dopo tante ore in volo – che si verifica quando vi è un significativo cambio di fuso orario – può incidere notevolmente sulla qualità del sonno. Altro fenomeno è l”effetto prima notte”, ossia l’adattarsi a nuovi spazi e ambienti, a questo punto il cervello non riposa completamente. Una parte è sveglia e l’altra dorme, si tratta di una “protezione” per adattarsi al nuovo ambiente. A tutto questo si associa il cambio delle abitudini, con orari diversi per il riposo ma anche per i pasti, problemi della digestione legati al consumo di cibi insoliti, ma anche il bere troppo alcol.
Cosa fare allora per evitare che l’insonnia diventi fastidiosa quando si è in viaggio?
I rimedi
Innanzitutto si consiglia di abituarsi – almeno qualche giorno prima del viaggio – al cambiamento del fuso orario, che abbiamo visto essere la principale causa dell’ insonnia del viaggiatore. Si consiglia di andare a dormire o un’ora prima oppure un’ora dopo rispetto alle abitudini. Questo “esercizio” va fatto almeno una settimana prima della partenza. In questo modo il corpo ristabilisce, gradualmente, quel ritmo che è necessario.
Bere un’ottima tisana rilassante – come quelle alla passiflora, melissa, lavanda, valeriana, camomilla – fa sicuramente molto bene. Anche un rimedio omeopatico potrebbe aiutare come la tintura madre di gelsomino.
Prestare attenzione a quello che si mangia non va sottovalutato. Gli alimenti ricchi di magnesio sono di grande aiuto. Di sera prendere la sana abitudine di aggiungere alla cena alimenti come nocciole, arachidi, mandorle, crusca, riso integrale e lenticchie.
La scelta del materasso e dei cuscini può essere una soluzione. Alcuni hotel possiedono anche un menù dove scegliere sia i materassi che i cuscini adatti a ogni cliente. Una soluzione sarebbe anche quella di portare il proprio cuscino da casa, per affrontare quell’iniziale sensazione di adattamento a nuovi spazi.
Quando si dorme è consigliabile indossare degli indumenti che siano non solo comodi ma anche fatti con tessuti naturali. La mascherina e i tappi per le orecchie aiutano ad avere un sonno migliore e ad “isolare” il corpo dalla troppa luce e dai rumori che disturbano il sonno.
L’idratazione è fondamentale, soprattutto quando si viaggia in aereo, dato che riduce l’affaticamento. Bere molta acqua durante il giorno aiuta moltissimo. Ridurre la caffeina – che come è noto non è un’alleata del sonno – è un consiglio molto utile. Anche lo yoga aiuta tantissimo nel rilassarsi. Gli esercizi di respirazione sono un toccasana per chi soffre della tipica insonnia del viaggiatore.