Vi siete mai chiesti dopo quanto tempo è permesso buttare via le bollette? Ecco che cosa dice la legge: scoprilo ora.
Quando paghiamo una bolletta la riponiamo in una cartella, così da conservarla in caso di disguidi fiscali. Può capitare che ci sia un problema, quindi i codici presenti nella bolletta sono molto importanti in questo caso. Il punto è che ne accumuliamo davvero tante nel corso degli anni: sembrano infinite. Se i raccoglitori non bastano anche le scrivanie o i cassetti diventano dei buoni posti in cui riporle.
E se lo avete fatto sappiate che avete preso la scelta giusta. Infatti, in assenza di una ricevuta della bolletta, si rischia di diventare morosi. Inoltre bisogna sempre tenere in conto la possibilità di venire contattati dal proprio gestore, che potrebbe chiederci delle informazioni importanti. Dimostrare il pagamento o riferire eventuali codici non sarà un problema con la ricevuta della bolletta.
Tuttavia è necessario conservare le bollette soltanto per un periodo di tempo stabilito, che viene chiamato “data di prescrizione”. Di solito va da un minimo di due anni fino ad un massimo di dieci anni. Per esempio le bollette dell’elettricità ricevute dal 2016 avranno valenza fino al 2018, e non oltre. Tuttavia dovranno essere conservate per almeno 5 anni. Dopo il superamento dell’ultima data di prescrizione non serviranno più.
A partire dal 2 gennaio 2019 il periodo di conservazione delle bollette è stato ridotto a due anni. Quelle ricevute prima, però, avranno la stessa durata di conservazione vecchia. Il discorso vale anche per le bollette dell’acqua, che a partire dal primo gennaio 2020 avranno una funzione chiave solo per due anni. Prima di quella data dovranno essere tenute per almeno 5 anni, quindi fino al 2025. Dopo quella data di scadenza non serviranno più. Questo sistema è uguale per tutte le bollette.
Ma in che modo possiamo conservare tutti questi documenti? Il segreto è l’organizzazione, elemento chiave per riuscire a tenere le ricevute senza rischiare di perderle. Basta dividerle con i raccoglitori ed utilizzare una scrivania, uno scomparto o un mobile soltanto per questo tipo di documenti. Parliamo di un metodo efficace e che non occupa molto tempo, per cui provatelo. In fin dei conti è una questione importante dato che va a vantaggio di tutti noi.
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