La Gen. Z ha rilanciato una moda sui cellulari che sta spopolando un po’ per tutte l’età. Smarthone di ultima generazione? Non servono più.
Gagliardi questi pischelli di nuova generazione. Sarà perché hanno tutto e subito (basti pensare a quel cellulare in mano già alle elementari), sarà perché sono lì a inventarsi sempre qualcosa di nuovo per stupire, in controtendenza, fuori dagli schemi, che diventa moda (prolungata) in un batti-baleno con l’aiuto dei social. Sarà.
Ma se perfino il Wall Street Journal si è scomodato per evidenziare, analizzare e comprendere il nuovo fenomeno inerente i cellulari a livello globale, ripartito da loro, vuol dire che bisogna quanto meno conoscere il loro pittoresco, variopinto e curioso smart-mondo.
Il fenomeno denominato con l’ormai tradizionale parola inglese che entra nel vocabolario italiano di nuova generazione, il Dumb Phone, è stato lanciato proprio da loro, divenendo ben presto usuale un po’ per chiunque viene attratto da ciò che era prima una novità pazzesca e adesso è diventato trapassato remoto, trasformato però in presente (e futuro) proprio dalla Gen Z.
Cos’è il Dumb Phone? Praticamente un ritorno al medioevo tecnologico grazie alla resurrezione di tutti quei cellulari nati senza avere l’online illimitato incorporato, con pochissime funzioni in dotazione oltre le chiamate. Detto in inglese fa più effetto: ma il Dumb Phone che ha stuzzicato la curiosità dell’autorevole Wall Street Journal, ma anche altri quotidiani internazionali, altro non è che l’utilizzo di un telefonino che, a differenza di uno smartphone, ha le capacità di elaborazione o Internet al minimo, quasi verso il nulla.
I Dumb Phone non richiedono piani-dati e in genere sono molto più economici da possedere e utilizzare rispetto agli smartphone. Tanto quelli della Generazione Z a 14 anni hanno praticamente provato qualsiasi esperienza con gli smartphone, da qui la curiosità di assaporare l’esperienza con quelli che non hanno molte funzionalità, quelli con requisiti energetici inferiori e connettività limitata, ma che offrono alcuni vantaggi: più privacy, la loro batteria dura tantissimo, per loro la sicurezza è come mettere in cassaforte i propri dati, senza che nessuno possa mai averli.
Il report del Wall Street evidenzia anche un altro dato che fa riflettere perché i Dumb Phone stanno durando nel tempo, sono aumentati a dismisura dal 2015, quando erano arrivati a 24 milioni. Ora sono molti di più. Non solo infatti fasce demografiche, chiamiamoli senior, riservate a chi vede uno smartphone ancora troppo complicato, l’aumento clamoroso del Dumb Phone è arrivato proprio grazie alla Gen. Z, anche se in fondo esisteva dall’alba dei primi cellulari.
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