C’è un’operazione alle Poste che è molto più frequente di quanto pensiate. Non fatevi venire strane idee però: chi lo fa rischia veramente grosso
Adesso leggerete quest’articolo e penserete che a voi non potrà mai capitare. Probabilmente avete ragione voi, ma pensate a quante persone invece lo fanno o l’hanno fatto. Magari ingenuamente, pensando di poter arrivare almeno a fine anno prima di smettere di ritirare soldi che poi, a ben vedere, non sono assolutamente dovuti.
Vi stupirà sapere che questa attività è molto più comune di quanto si pensi. Anzi, sono in molti a chiedersi se sia legale o meno e quali possano essere le eventuali conseguenze di questa azione. Quindi, se ce lo si chiede, vuol dire che c’è un po’ di confusione sull’argomento, e allora proviamo a fare un po’ di chiarezza noi.
Una domanda molto cercata su Google è questa qui: è possibile ritirare la pensione di una persona deceduta? Risposta secca: no. E sapete quali potrebbero essere le eventuali conseguenze di questa azione? Ve lo spieghiamo noi, ma vi garantiamo che una volta affrontata la questione difficilmente vi verrà in mente di avventurarvi in una simile follia.
In alcuni casi è capitato, in maniera purtroppo anche parecchio reiterata. La vecchietta o il vecchietto passavano a miglior vita e i parenti pensavano bene di continuare a riscuotere la pensione che (non) gli spettava, finché poi non è arrivata la stangata.
Non solo: a volte marito e moglie, soprattutto se di età avanzata, pensano che quella pensione sia dovuta e continuano a riscuoterla per un po’, rischiando in realtà tantissimo. Solitamente accade a chi ha già una delega per ritirare la pensione del coniuge o del parente, e così, non avendo comunicato niente a nessuno, continuano a prendere i soldi. Non crediate sia necessariamente per disonestà: a volte si tratta anche di semplice ignoranza, ed è proprio a questo che servono articoli del genere.
Già, perché quando muore una persona che percepiva una pensione dall’INPS, la prima cosa da fare è denunciarne la scomparsa all’ente, che provvederà poi a chiudere l’erogazione del sussidio. Chi non effettua questa comunicazione potrebbe ritrovarsi denunciato per frode ai danni dello Stato o per truffa, a maggior ragione se nel frattempo percepisce somme non dovute. Anzi, qualora fosse accaduto, il denaro indebitamente incassato deve essere restituito per non aggravare la propria posizione.
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