Non ci saranno “veti e condizionamenti” ma solo “confronti costruttivi” per far “rinascere Turi”
Da mercoledì 29 maggio, con la cerimonia di insediamento svoltasi a Palazzo di Città, Turi esce ufficialmente dalla gestione commissariale e inizia una nuova stagione che vedrà Tina Resta alla guida dell’amministrazione eletta dai cittadini.
Sono stati 3831 i voti che hanno decretato la vittoria di “TuRinasce”, con uno scarto di 553 preferenze rispetto alla lista concorrente. Una “vittoria di misura” per qualcuno; un “risultato giusto” per altri, considerando che, a differenza del passato, per la prima volta si sono presentati solo due candidati e, come in ogni “scontro tra poli”, le differenze sono sempre più risicate.
Le prime parole pronunciate da Tina Resta a ridosso della conclusione dello spoglio sono state di ringraziamento verso tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato: Michele Boccardi, che con un atto di fiducia l’ha proposta come candidato sindaco, Onofrio Resta per l’umiltà dimostrata e tutti i candidati consiglieri che non hanno mai fatto mancare il proprio appoggio. “Grazie ai sostenitori che ci hanno dato coraggio e fiducia e agli elettori che hanno creduto in me, pensando che potessi avere competenze, passione e amore verso Turi”.
Ora però è tempo di mettere da parte numeri e veleni da campagna elettorale e, come sottolinea il sindaco neoeletto, occorre rimboccarsi le maniche e lavorare per risolvere i tanti problemi, piccoli e grandi, di Turi. Da qui l’invito alla cooperazione rivolto a tutti i protagonisti di questa esperienza che, al di là degli schieramenti e dei risultati personali, hanno dimostrato di avere il coraggio di mettersi in gioco per far “rinascere Turi”.
Un commento a caldo sul risultato? Si aspettava una vittoria con un consenso più ampio?
«Sono molto felice del risultato e ringrazio di cuore i miei 16 candidati e i miei elettori. Mi aspettavo qualche difficoltà anche perché le liste erano solo due».
Se dovesse fare un bilancio di questa campagna elettorale, qual è il ricordo più bello?
«C'è un ricordo bello e particolare che preferisco tenere per me e difenderlo da eventuali e ulteriori strumentalizzazioni. In generale, avrei voluto una campagna elettorale più rispettosa, che sapesse evitare gli attacchi personali e “sfidarsi” sui temi e sui programmi. Non è andata così… ma voltiamo pagina».
Che sindaco sarà Tina Resta per Turi?
«Come ho avuto modo di dire in altre occasioni, sarò il sindaco di tutti i turesi, anche di quelli che non mi hanno votato o di coloro che hanno disertato le urne per rassegnazione. Sarò un “sindaco di strada” che non smetterà mai di confrontarsi con i cittadini, di ascoltare le loro esigenze e provare a risolverle con la determinazione e la passione che mi ha sempre contraddistinto. Non possiamo più permetterci di arroccarci dietro una scrivania o nella torre d’avorio del Palazzo di Città; dobbiamo ritornare a stare in mezzo alla gente, dimostrando con i fatti che insieme, giorno per giorno, possiamo costruire un futuro diverso per la nostra collettività. Infine, sarò un sindaco onesto, vigilando che l’intera macchina amministrativa operi nell’unica direzione che è per me accettabile: l’interesse dei miei concittadini».
È stato detto che la sua amministrazione sarà “ostaggio” dei tre “registi”, facendo riferimento a Boccardi, Onofrio Resta e Tonino Coppi. Pensa di avere i numeri per governare senza veti o condizionamenti?
«È il tormentone di questa campagna elettorale. State tranquilli, non ci sono veti e condizionamenti. Ci sono stati e ci saranno confronti costruttivi finalizzati a raggiungere obiettivi concreti e quindi realizzabili per Turi».
A ridosso delle operazioni di spoglio, sono iniziate a circolare voci su irregolarità e “voti di scambio”. Cosa replica?
«Sorrido. Si è detto di tutto è di più. Se si hanno le prove, più che parlare e infangare diventa doveroso denunciare. Così ognuno si assume le proprie responsabilità».
Avete già iniziato a confrontarvi sulla composizione della Giunta?
«Mi sono insediata mercoledì 29 maggio. Non ci sono stati ancora confronti sulla composizione della Giunta e quindi non si è ancora parlato di assessori interni o esterni».
I PRIMI CENTO GIORNI
Attraverso una serie di post pubblicati sulla pagina Facebook della lista “TuRinasce”, Tina Resta ha anticipato la domanda di rito sui provvedimenti che l’amministrazione approverà nei primi cento giorni di governo.
Di seguito vi riportiamo, settore per settore, le priorità su cui l’esecutivo concentrerà la propria attenzione nei prossimi tre mesi.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
- Attivazione immediata delle procedure per il potenziamento del personale amministrativo
LAVORI PUBBLICI
- Sistemazione delle buche stradali
- Ricerca di fondi per il rifacimento totale delle strade.
ATTIVITÀ PRODUTTIVE
- Creazione degli incentivi reali alla imprenditorialità giovanile
TURISMO
- Attività di promozione del territorio
- Iscrizione della grotta di S. Oronzo all'Associazione Grotte Turistiche Italiane
- Scrittura del disciplinare sui prodotti gastronomici Turesi
CULTURA
- Creazione di un solo ed unico calendario degli eventi della città
- Azioni per valorizzare le personalità di Turi.
FD
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