Il 28 marzo viene inaugurata a Rutigliano la prima sede di “Rinascita Civica”, un movimento non politico che sta cercando di garantire la sua presenza su tutta la provincia di Bari, Turi compresa. Nel nostro paese, il referente sarà Carmine Catalano. Di cosa si occuperà questa nuova organizzazione? Quali saranno i suoi scopi? Lo chiediamo direttamente a Catalano, il quale allarga l’orizzonte della nostra chiacchierata anche alla situazione politica turese a quasi un anno dall’insediamento dell’Amministrazione Coppi. Data la vastità degli argomenti trattati, in questo numero de La Voce del Paese verrà pubblicata solo la prima parte dell’intervista; la seconda, la troverete sul giornale della prossima settimana.
Sig. Catalano, perché avete fondato Rinascita Civica?
“Abbiamo fondato questo movimento per far capire ai cittadini che loro sono parte del sistema, nonostante la sfiducia verso la politica e le istituzioni. Abbiamo intenzione di riportare l’uomo, la persona, al centro di tutto. Ci tengo a precisare che non siamo un partito politico, ma vorremmo essere proprio l’anello di congiunzione tra parte civile e classe politica, troppo spesso assente o disattenta. Quindi chiunque abbia un problema che non riesce a risolvere, può rivolgersi a noi, saremo più che felici di poter dare una mano. Devo dire che il consenso iniziale che ci è stato espresso è già molto soddisfacente: contiamo circa 100 iscritti. Vorrei sottolineare inoltre che i tesseramenti sono gratuiti e che tutti possono esprimere le proprie opinioni liberamente”.
Su Turi avete già ricevuto segnalazioni?
“Le segnalazioni più importanti riguardano certamente il Poliambulatorio, per cui ci stiamo battendo da tempo, senza aver ricevuto da Bari alcuna risposta. C’è poi la questione dell’illuminazione di via Noci, ma pare che si sia risolta positivamente grazie al nostro intervento e che a breve i residenti di quella via avranno la luce: si stanno aspettando solo i tempi burocratici per scavare. Tra le altre problematiche del paese, come tutti sanno, vi sono le strade, i cui nomi sono provvisori e mai acquisiti dal Comune, il rischio idrogeologico di via Schumann, così come i servizi cimiteriali. Ci tengo a sottolineare che il sottoscritto, grazie anche al consigliere delegato Notarnicola, è riuscito a portare a soluzione una questione, che è stata spinosa per molti anni, quella delle case popolari. Proprio questo venerdì dovrebbe uscire il bando”.
Cosa ne pensa dell’attività amministrativa e politica turese nel suo complesso?
“Sinceramente non ho capito l’opposizione: chiedono un consiglio comunale sull’Imu agricola, ma non portano argomentazioni né risorse per non far pagare i cittadini. Mi è sembrata un’azione di pura demagogia e populismo. Mi sarei aspettato dalla minoranza in Consiglio comunale un rendiconto di quegli sprechi per cui il Comune paga, come l’illuminazione pubblica. La domanda è: si potrebbe risparmiare? La risposta è sì. Stesso discorso andrebbe fatto per la mensa scolastica, per cui sono spesi circa 320 mila euro l’anno, dato che il servizio è affidato ad una ditta esterna. Paghiamo poi, in media, circa 150 mila euro l’anno per gli avvocati: ma non si potrebbe fare una sorta di gara con qualche ufficio legale e risparmiare? L’opposizione avrebbe potuto far riferimento a questi dati e fare delle proposte concrete. La politica economica di un paese si deve programmare, non si può improvvisare. Attaccano il Sindaco che è stato eletto perché chi c’era prima non ha fatto nulla ed è caduto proprio sulle tasse, oggetto di grande contestazione contro questa Amministrazione. L’opposizione chiede di abbassare le tasse, ma senza una programmazione: questo è populismo, è un atteggiamento sbagliatissimo. Parlano anche delle condizioni delle strade, ma in passato non è stato fatto nulla per risolvere questi problemi. Mi lascia poi riflettere la questione del rischio idrogeologico di via Schumann per cui l’Amministrazione ha chiesto un tecnico esterno. Mi domando: non si poteva fare il giorno dopo quel fatidico consiglio comunale in cui si votò di rimandare la faccenda? Stiamo facendo passare troppo tempo, soprattutto considerando l’eventualità di un rischio idrogeologico consistente. Si aspetta ancora nonostante gli eventuali rischi? Così si fanno le cose? Ci sarebbe molto altro di cui parlare, per cui non si sta facendo molto: dalle gru sul suolo pubblico, che nessuno si preoccupa di rimuover una volta scaduti i termini, alla situazione delle strutture sportive, come il campo, che costringe varie squadre turesi a doversi appoggiare a Sammichele. Insomma, le tasse le paghiamo, ma i servizi restano sempre scadenti. Vedo infine una maggioranza spaccata con problemi grossi”.
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ecco dimostrato il grado di discriminazione che vive la destra in Italia.