
PRESENTAZIONE DELLA II a RASSEGNA D’ARTE CONTEMPORANEA
Relazione della Direzione artistica…….Lorenzo Gassi
La seconda edizione della rassegna d’arte contemporanea Comuni_cando, vuole conferire i valori significativi attuali di una nuova concezione dell’arte agli inizi del XXI secolo, tali da risolvere sulla nostra figura di operatori d’arte, la nostra collocazione nella società e sul rapporto con i collezionisti.
Praticare l’arte, e’ la forma più alta della nobiltà dello spirito, nobiltà che non si estrinseca in questa o quella forma estetica, ma nella profondità della concezione che ispira l’artista, concezione etica radicata soggettivamente nel suo io profondo.
Purtroppo bisogna evidenziare anche che spesso si rischia di scadere nelle banalità che affligge troppe ideologie e correnti che inducono a produrre infinite tele inutili, di statue, ceramiche, istallazioni…destinate ad accumularsi nei depositi dell’oblio perché privi del lume della ragione e spirito cui dovrebbero ispirarsi.
Attualmente gli artisti lamentano la difficoltà di vendere i loro prodotti senza rendersi conto che il pubblico e’ disorientato da migliaia di proposte caduche e da un Novecento che e’ stato uno sconfinato cimitero di correnti artistiche, di conseguenza penalizzando l’arte, in quanto gli acquirenti principali i collezionisti, si sono trovati sconcertati, non possedendo come avveniva in passato, il mezzo di grande rilevanza cioè la distinzione tra i prodotti dello spirito da quelli della mano.
Credo quindi per le ragioni descritte, l’artista debba scendere da quella Torre di Babele che non ha fatto altro che creare confusioni di linguaggio e separazioni etniche e cominciare a dialogare con la società che lo circonda, atto essenziale per far comprendere le proprie ragioni e con umiltà giustificare le proprie scelte.
Devono per esempio spiegare la furia con la quale hanno deciso di negare la realtà e cosa significa il concetto di astrazione pura che priva di ogni legame con l’universo tangibile, devono far capire che non lo si fa’ per capriccio o per carenze tecniche, ma che questo avviene quando non trovano più nel visibile ispirazione per poter esprimere l’ineffabile.
Mia convinzione e messaggio come risposta a tutto questo, e’ la mancanza della pratica di farsi guidare dall’assoluta sincerità con se stessi” LA CATEGORIA SPIRITUALE DALLA QUALE SCATURISCE E SFORNA CAPOLAVORI”.
Gli artisti-non artisti in quando privi di spiritualità, poco importa se laica o religiosa, puntano sul plauso di pubblico da sacrestie o su omaggi di critici-non critici, perché capaci solo di riempire vani contenitori di auliche parole che nel loro insieme sono privi di concetti sensati, quando invece loro compito per aiutare gli artisti e’ quello di esplorare le loro ragioni e a segnalare al pubblico gli autentici talenti che faticono ad emergere, soffocati come sono da strutture che rispondono ad esigenze puramente commerciali di un mercato malandrinescamente curato da chi dell’arte ne fa’ principalmente un prodotto d’arredo.
A causa di questo, specie in questo tempo e’ in corso un processo di deculturazione della società italiana, ricca di personaggi colmi di vacuo egocentrismo, insofferenti di ogni forma di studio, ma sicuri di poter esprimere pareri e giudizi su qualunque argomento, dimenticando quel famoso detto formulato da Cristo che cita…DARE A CESARE QUELLO CHE E’ DI CESARE.
Lo studio dell’arte esige sensibilità, intelligenza e cultura, contesti in cui l’artista diventa un naufrago, la sensibilità rara, l’intelligenza poca, la cultura una Fenice.
Allora ci si pone la domanda…..Come si può penetrare questa cortina….
Risposta difficile da trovare, ma se proprio devo tentare di esprimerne una, mi rifarei a quella Torre di Babele, cioè superare la barriera del linguaggio, quel linguaggio che recuperi l’antica dignità del pensiero ed il rapporto ETICO- CULTURALE che ha nella storia qualificato intellettuali ed artisti, in quanto coscienze critiche del loro tempo, quel tempo e personaggi che ci tramanda la storia, la stessa storia che saranno testimoni ed eredi i nostri figli nel futuro.
Con questo messaggio termino ringraziando il Comune di Turi per il patrocinio dato, la Nuova Pro Loco per la disponibilità ed aiuto offerto, il pubblico presente ed a tutti gli artisti presenti alla rassegna che puntualmente hanno risposto alla mia chiamata.
Infine una menzione particolare viene doverosamente elogiata alla Dottoressa di Storia dell’arte ILARIA ARRE’ per il contributo che darà nella presentazione della rassegna.
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Commenti
Per me sono una meraviglia!!!!
E come sono arrivati ad essere tali astrattisti informali o altro?
Siamo sicuri che sanno che prima della "distruzione" c'è La "costruzione"?
E sono in grado di farla?
Un saluto al maestro Lorenzo augurando altri 100-1000 di queste iniziative,ed alla sua cittadina Turi .
Ho gustato la visione video della festa,molto suggestiva,complimenti alla redazione del sito.
Certo e condivido Gaetano,ma quando parlo di astrattismo,quello puro,intendo quelle opere sfornate non solo con mano ma specialmente con spirito.
Tu mi insegni questo in quanto conoscendoti da parecchio,ho potuto ammirare lo studio che fai e la passione e cuore con cui componi le tue opere,parlo di opere non di infarnacchiamenti di cui molti pseudo pittori o pseudo artisti del novecento ne sono stati protagonisti,corteggiati tra l'altro da un mercato abominevole che interessava solo specularci su.
Ti saluto affettuosamente carissimo maestro Ligrani,un saluto alla tua Potenza.
Dici che l'artista deve scendere dal piedistallo su cui si è posto ma io non credo che stia su un piedistallo, penso piuttosto, che stia in una dimensione diversa non voluta; che la sua particolare sensibilità lo pone automaticamente in questa dimensione e non c'è niente da fare. Credo che l'attuale sistema dell'arte con i musei, le gallerie e i critici sia un circuito parallelo a quello degli artisti; con questo non voglio dire che bisogna demonizzarlo, a me farebbe piacere farne parte, ma credo anche non bisogna andare incontro a presunte richieste degli operatori o a mode o a correnti artistiche che tirano. Bisogna avere la presunzione che il nostro onesto lavoro di ricerca e di ispirazione, fatto con impeto e spontaneità, sia quello giusto. Bisogna credere che la strada scelta sia quella giusta e seguirla con umiltà conoscendo i propri limiti da superare.
Saluti in famiglia....con sincera stima Lorenzo Gassi
Aver conosciuto in passato la dottoressa Ilaria Arre' e' stato un grande piacere,non solo per la sua preparazione nel campo artistico,ma principalmente per il suo carattere umile e portentoso.
Sicuramente il suo intervento sara' di grande interesse culturale.
Un grazie a tina e sofia senor.............vernissage 22 agosto ore 21