Gli esercizi commerciali e la maggior parte dei cittadini danno prova di buon senso, rispettando i nuovi divieti
Anche questa settimana i Carabinieri della Stazione di Turi hanno proseguito senza sosta le operazioni di controllo del territorio, con quotidiani pattugliamenti delle aree maggiormente sensibili del paese.
Dopo l’approvazione dell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che ha introdotto misure più stringenti per la prevenzione dei contagi Covid-19, i militari hanno intensificato le attività di monitoraggio, accertando il rispetto dello stop alle consumazioni all’interno e in prossimità di bar e pizzerie e prestando particolare attenzione ai veicoli in ingresso a Turi, giacché – lo ricordiamo per chiarezza – è consentito spostarsi al di fuori del proprio Comune solo per compravate ragioni di lavoro, salute e necessità. Inoltre, i militari, supportati dagli agenti della Polizia Locale, stanno concentrando le forze per verificare il rispetto del divieto di assembramento per le strade e nei luoghi pubblici, prima e dopo le 22.00, orario in cui scatta il cosiddetto “coprifuoco”.
Va detto che, in queste due settimane, non sono state registrate eclatanti violazioni alle “norme Covid”; una dimostrazione della risposta positiva da parte della nostra comunità che, nella maggior parte dei casi, ha compreso la gravità della situazione e si sta comportando con coscienza e buon senso.
Un altro dato incoraggiante riguarda l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, che pare sia finalmente entrato nelle abitudini quotidiane di tutti noi: se non è stato sufficiente il timore di contrarre il virus, un ottimo incentivo a non dimenticare a casa la mascherina è sicuramente arrivato dalla paura delle sanzioni in cui si incorre, che vanno da 400 a 1.000 euro.
Elementi incoraggianti, dicevamo, che tuttavia non fanno abbassare la soglia di attenzione dei Carabinieri: anche nelle prossime settimane, i nostri militari continueranno a “sdoppiare” il proprio impegno, affiancando ai quotidiani servizi di prevenzione e repressione dei fenomeni di microcriminalità, l’attività “straordinaria” imposta dal periodo di pandemia che stiamo vivendo.
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