Tempestivo l’intervento della Protezione Civile. A pochi metri, è da mettere in sicurezza un altro suolo
Lunedì 24 agosto, in via Indro Montanelli, si è verificato un vasto rogo in un campo abbandonato. A prendere fuoco sono state le solite sterpaglie che, in sfregio all’Ordinanza sindacale di prevenzione degli incendi estivi, non sono state bonificate.
Ancora una volta a rimediare alla superficialità di qualcuno ci ha pensato la Protezione Civile, guidata dal coordinatore Marco Di Pinto. I volontari, dopo aver ricevuto la segnalazione ed essersi coordinati con la centrale operativa, si sono precipitati sul posto. Pochi istanti per valutare la situazione e studiare il miglior approccio e poi, armati di coraggio, le nostre “sentinelle” hanno accerchiato l’incendio, riuscendo a domare le fiamme prima che si estendessero, coinvolgendo le abitazioni limitrofe.
Pericolo scampato grazie alla solerzia della Protezione Civile ma il rischio di nuovi roghi è dietro l’angolo. Difatti, facendo un rapido sopralluogo nella zona, a pochi metri dal suolo interessato dal rogo, spicca un’altra area incolta, in cui l'erba cresce indisturbata invadendo anche lo spazio del marciapiede. Per giunta, poiché la recinzione ha ceduto, il suolo è diventato meta privilegiata per l’abbandono di rifiuti di ogni genere, tra cui non mancano i sacchetti contenenti le deiezioni dei cani. A tal proposito, va detto che, nonostante a pochi metri sia presente l’apposito contenitore, si preferisce buttare i “bisognini” degli amici a quattro zampe in strada o, appunto, in questo terreno lasciato all’incuria.
Eppure, come ricordato all’inizio, dal 15 giugno al 15 settembre è in vigore l'Ordinanza per la prevenzione degli incendi boschivi. E tra le varie prescrizioni, vige l’obbligo per i proprietari dei terreni incolti o in stato di abbandono di realizzare fasce protettive di larghezza non inferiore a 15 metri lungo tutto il perimetro del proprio fondo. Un’operazione precauzionale che mira ad evitare che un eventuale incendio possa propagarsi alle aree circostanti o confinanti. Inoltre, nello stesso provvedimento, viene rivolto l’invito ad adoperarsi per bonificare, in accordo con il Comune, i cigli stradali mediante rasatura, bruciatura o estirpazione delle erbe e sterpaglie.
Nulla di tutto questo è stato fatto in entrambi i suoli, che pare appartengano allo stesso proprietario, più volte bonariamente sollecitato dai confinanti a mettere in sicurezza quei campi. Probabilmente, sarebbe il caso che le autorità preposte si attivino per imporre il rispetto dell’Ordinanza, prima di dover assistere all’ennesimo rogo.
FD
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