
In una gremitissima Chiesa Madre si è svolto l'11 dicembre scorso il concerto "Insieme con la musica per sconfiggere la SLA" per l'AriSLA (Fondazione Italiana di Ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica), organizzata dall'Associazione Musicale "Maria SS. Ausiliatrice" e "Gli amici di Antonio", un turese affetto da questa brutta malattia.
Alla serata hanno partecipato il coro della Scuola media Statale "R. Resta" di Turi, coordinato dal Prof. Ino Resta, l'ensamble di sassofoni "Five Plus One", il Maestro di clarinetto Giovanni Mastromarino, Domenico Lopez, docente di "Chi è di scena!?" e Oronzo Di Pinto alla batteria.
È intervenuto alla serata anche il dott. Renato Procaterra, Segretario Generale dell'AriSLA.
Presenti tra le prime file le autorità civili, religiose e militari del nostro paese.
Il programma musicale ha previsto opere di Bach, Rossini, Bizet, Rossini, Ravel, Debussy, Gershwin, Laura Pausini e Fabrizio De Andrè.
FIve Plus ON. Componenti:
Vittorio Cerasa, sax soprano; Marino Ginoble, sax soprano; Alto Ernesto Cardascia, sax alto; Abdrea Silvestri, sax tenore; Fernando nardecchia, sax baritono.
Che cos'è la SLA?
La sclerosi laterale amiotrofica, chiamata SLA, o anche morbo di Lou Gehrig, (dal nome del giocatore statunitense di baseball che fu la prima vittima accertata di questa patologia), malattia di Charcot o malattia dei motoneuroni, è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che colpisce selettivamente i cosiddetti neuroni di moto (motoneuroni), sia centrali - 1° motoneurone a livello della corteccia cerebrale, sia periferici - 2° motoneurone, a livello del tronco encefalico e del midollo spinale. Fu descritta per la prima volta nel 1860 dal neurologo francese Jean-Martin Charcot, ed attualmente le sue cause sono ancora ignote.
Che cos'è AriSLA?
È un agenzia che nasce per rendere più incisivi ed efficaci gli investimenti in ricerca sulla SLA, al fine di accelerarne le ricadute in clinica ed offrire ai malati migliori speranze di cura e migliori condizioni ed aspettative di vita.
È il primo esempio in Italia di collaborazione tra i soggetti di eccellenza in campo scientifico e filantropico. Essa si candida a rappresentare il soggetto catalizzatore ed il motore della ricerca sulla SLA promuovendo, finanziando e coordinando la ricerca e sostenendo il rapido trasferimento dei risultati alla pratica clinica.
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