
Nei giorni scorsi è ritornata nelle strade di Bari la protesta di studenti universitari e non, capeggiata dalle organizzazioni studentesche di sinistra. C’erano più bandiere rosse che studenti! . Loro difendono lo status quo, niente deve cambiare. Noi di Azione Universitaria siamo per una rivoluzione copernicana del mondo scolastico, dove il soggetto predominante deve ritornare ad essere lo studente e la sua preparazione culturale. È preoccupante vedere scendere in piazza giovani e vecchi baroni universitari, che hanno un solo interesse: mantenere il loro potere. La lotta comune, senza distinzioni politiche, deve essere incentrata sulla richiesta di più meritocrazia e meno vassallaggio da parte dei giovani nei confronti delle vecchia baronia, imperante nelle nostre università. Tutto questo non ci deve distogliere dalle leggi veramente vuote che riguardano il nostro mondo. L’ultima castroneria è la legge regionale sul diritto allo studio, una legge “elettorale” ricca di sogni irrealizzabili, anche perché non c’è nessuna copertura finanziaria alla stessa. Questo modo di prenderci in giro da parte del Presidente delle Regione non è giusto. Noi le leggi o le pseudo-riforme le sappiamo reggere. Su questi punti la nostra lotta continuerà, come sempre tutti i giorni, nelle nostre Aulette.
Azione Universitaria - sempre dalla parte dello studente
Responsabile Azione Universitaria Turi
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Commenti
Questa è cultura?No.Noi cerchiamo invece di ottenere manifestazioni culturali:Film-Documentari-Teatro-Libri-Dibattiti.
Dite voi quali sono più importanti.L'arte è cultura.Lo sport è divertimento.
DI COSA SI PARLA NELLE VOSTRE RINIONI?DI JUVE INTER?DI CASSANO?DELLA NAZIONALE?
di cosa ti senti offeso,caro mio è la democrazia!!!!!!!!!il vostro problema è la vostra supponenza,bello vedere tuutta questa effervescenza nei giovani del centrodestra!CONTINUATE COSì!!!!!
E anche se non sono turese io, mi sento parte integrante di quello che ha detto Andrea
Questa frase non so quante volte l'avrò sentita nella mia vita. E guarda un po', sempre dalle solite persone. In merito a ciò non voglio entrare in una polemica, però le argomentazione degli studenti Azione Universitaria sulle manifestazioni sono sempre le solite: gli studenti scioperano per fare shopping. Quindi non volendo sottolineare il fatto che in piazza a Bari sono scesi circa 3000 studenti medi ed universitari, di molte associazioni universitarie e non, e giovanili di partito, vi assicuro che non cerano baroni. E se ci fossero stati, sarebbero di sicuro scappati via nella assemblea conclusiva, in cui dal Primo degli interventi (Claudio Riccio) fino all'ultimo, fatto dal sottoscritto, abbiamo più di una volta rimarcato quanto i baroni siano e cito . Inoltre, come offende me, offende tutti i ragazzi che hanno speso tanta fatica ad organizzare questa manifestazione, le decine di Assemblee informative nelle facoltà e tutto il lavoro che ha richiesto.
Detto ciò, ritengo che questa dichiarazione dell'Alessandrelli, sia non solo fuori luogo, ma anche priva di una coerenza con ciò che sta succedendo realmente in Italia, in particolar modo nell'istanza universitaria.
Mi complimento con Rosaluxemburg e aggiungo soltanto un elemento alla discussione. Se in Italia, ci fosse un governo di Destra che abbia nelle proprie capacità quella di ascoltare la popolazione, non ci ritroveremmo nel caso singolare in cui centinaia di migliaia di persone scendono in piazza(I dati di tutta Italia del 17 Novembre) e il ministro Gelmini risponde dicendo . In Francia, governo di Destra, dopo mesi di manifestazione, si ritira un disegno di legge che non piace, o per lo meno lo si mette in forte discussione. Ma il ministro Gelmini ha dimostrato più di una volta di non essere disposta ne ad ascoltare gli studenti e ne ad ascoltare gli stessi parlamentari. Molto grave per un rappresentante delle istituzioni.
Ora, detto sinceramente, c'ero anche io in Cds (consiglio degli Studenti) e non mi è sembrato che la De Marzo sia molto disposta a dialogare. Inoltre, in riferimento al commento di Capitano Ultimo, dico solo una cosa. Ipotizzando che gli studenti avessero migliaia di appelli all'anno, una volta che la propria laurea vale meno di niente, un po' per una didattica di scarsissimo valore, un po' dovuto al fatto che il mercato del lavoro, per lo stato attuale delle cose offre solo la precarietà, che senso ha?
La vera battaglia invece si deve concentrare, senza paura, nel rivendicare una didattica di alta livello, anche se richiede un impegno maggiore nello studio, e su un'Università che non costringa i laureati a scappare.
Detto ciò, invito chiunque ad un dibattito sul diritto allo studio e sulla riforma dell'università da fare in Pubblico. Invito prima di tutto Andrea Alessandrelli, Fabio Topputi e Giovanni Settanni e chiunque sia interessato.
Aspetto con piacere. Buona giornata
Antonio Zita
resp. Scuola e Università del PD
quanto scritto dimostra un'attenta osservazione di quanto avviene sul sito. questo non puo' che farmi piacere.
Mi permetto di rispondere in poche righe, tentando di far capire il mio pensiero, condiviso dal resto della redazione e da chi viene coinvolto personalmente: questo modo di fare giornalismo, ovvero lasciare all'autore la paternità del suo scritto, è fortemente voluto e motivo di orgoglio per noi, non tanto per risparmiare tempo nello stilare un articolo, per pigrizia (per smentire questo le dico che ogni articolo non viene meramente copiato e incollato sul sito, ma attentamente valutato, riletto, eventualmente pulito dagli errorini che possono capitare ecc.), ma per rendere partecipi effettivamente i turesi, in rispetto delle linee guida che da sempre contraddistinguono il sito e la testata giornalistica "LA voce del paese". Ricordo brevemente in basso questi principi su cui tutto si fonda.
Questo sito nasce con l’idea di diventare “la voce del paese”. Uno spazio comune aperto a tutti che sia strumento di connessione fra cittadini, associazioni e istituzioni, capace di generare incontri, relazioni e partecipazione. Uno spazio virtuale dinamico che diverrà anche quello che i partecipanti determineranno.
Un portale di informazione interattiva, uno strumento di cittadinanza attiva, una luogo di relazione fra cittadini residenti ed emigrati, una finestra promozionale del nostro paese.
Questo sito è per tutti noi, perché crediamo che tutti i cittadini siano portatori di valori e conoscenze spesso nascoste. Perché crediamo che “la possibilità stessa di connettersi con i propri simili, di esercitare attività economiche, di creare comunità in rete, di dare significato all’esistenza, è sempre più vincolata alle nuove forme di comunicazione elettronica … l’era dell’accesso costringerà ciascuno di noi a porsi delle domande fondamentali su come rimodellare le relazioni fra gli essere umani … La risposta a queste domande determinerà, nel ventunesimo secolo, la natura della società che creeremo per noi e per le generazioni a venire (Rifkin)”.
Un saluto ai lettori!
approfitto dello spazio commenti per una breve lettera aperta.
Ho notato che in molti casi, come succede con questo articolo, vi limitate a ripubblicare pari pari il materiale che vi viene inviato. In questo caso da Azione Universitaria Turi, in altri casi da SeL, dalle liste di maggioranza e opposizione turesi, e persino, se non ricordo male, dai vigili urbani e dai carabinieri.
Mi sembra, scusate la franchezza, un modo pigro di fare giornalismo. Mi rembra degradante che organismi più o meno istituzionali trattino TW alla stregua di un bollettino di diffusione comunicati.
Ad esempio, non avrebbe guastato, all'inizio di questo articolo-comunicato, un'apertura redazionale, del tipo: "Tizio, responsabile turese di AG, ci scrive dicendo che..." etc. E magari la chiusa con l'annuncio dell'imminente intervista per chiarire i punti oscuri del soliloquio.
Ecco: soliloquio. In termini giornalistici, questa parola equivale ad "editoriale". E la credibilità di TW si inabissa.
Fate qualcosa.
Con rinnovata stima,
Domenico D'Addabbo
questo documento non ha firma giovanni settani, anche se a turi tutti lo conoscono, ma l'ho visto personalmente io scriverlo.. quindi riflettiamo... e poi la sinistra voglio capire cosa fa di concreto in ambito politico??? vedi Vendola aumentare le tasse... i ticket sui farmaci che con Fitto non c'erano..... ma sapete che Vendola vi fa pagare oltre 5 centesimi di tassa su un litro di benzina per il terremoto in bassilicata e irpinia che è avvenuto piu di 20 anni fa???? lo sapete che sul gas domestico 2 cent a metrocubo finiscono nelle tasche di vendola???? allora riflettiamo... altro che sinistra e libertà, quella mi sembra sinistra e libertà di mettere le tasse!!!
La cosa cambia quando ci si intende farsi portavoce della "rivoluzione copernicana del mondo scolastico" come un pò incautamente ha scritto il responsabile della sezione turese.
La riforma Gelmini non rappresenta alcuna rivoluzione copernicana.
Lo studente è sì al centro, ma solo di una colossale truffa mediante la quale si sta scientemente smontando pezzo per pezzo i livelli qualitativi dell'offerta didattica delle scuole pubbliche.
Dalle elementari all'università, la ragione delle azioni politiche di questo
governo è puramente economica e in nessuna misura si richiama a principi
pedagogici.
Non ha motivazione pedagogica il maestro unico, il taglio di 87 mila docenti in 3 anni, la riduzione dell'orario settimanale, il taglio di ore per i ragazzi disabili, ecc. ecc.
L'università h bisogno di profondi cambiamenti, di demolire una ricerca che non ha nulla di meritocratico, ma soltanto feudi e vassallaggi.
Criticare questa riforma non significa difendere il baronato.
Chi lo dice è cosciente di dire una mascalzonata.
Sarebbe auspicabile che i movimenti vicini politicamente al governo. come Azione universitaria. si pongano con spirito critico rispetto a operazioni che risulta vicino al ridicolo definire enfaticamente "rivoluzione copernicana".
Resta invece l'impressione di movimenti la cui appartenenza si confonda con la cieca obbedienza, alla maniera del "credere, obbedire, combattere" di mussoliniana memoria.
Lecito e costruttivo organizzare percorsi di impegno universitario con uno spirito di destra, liberale e moderato. E ben vengano giovani disposti a occupare il proprio tempo per migliorare lo stato delle cose di settori della società così importanti.
Ma altra cosa, ahimè molto più patetica, è far passare la Gelmini per il Copernico del XXI secolo!
Intanto in Puglia presso la facoltà di Economia, siamo la seconda lista più suffragata, altrettanto a Giurisprudenza. Siamo presenti anche presso il Campus, a Lettere, a Lingue e Medicina. Provo a ricordarti alcune nostre manifestazioni importanti: grazie ad una manifestazione intelligente e non violenta (a differenza di altre sigle universitarie) i ragazzi di AUeconomia sono riusciti ad ottenere gli appelli di novembre per tutti gli studenti(in quella sede il Cda di Studenti Indipendenti fece si complimentò in pubblico per la lodevole iniziativa). A Giurisprudenza è stata organizzata una mostra e manifestazione "Oltre ogni muro" per celebrare il ventennale della caduta sul muro. Presso la facoltà di lettere è stata organizzata la commemorazione di Gabbo Sandri, sollecitando con un volantino maggiori controlli psicologici per le fdo e un'immediata rivalutazione della pena bonaria per l'ex agente Spaccarotella. Recentemente i ragazzi di Azione Universitaria Giurisprudenza hanno ottenuto altre date per alcuni appelli. Sempre grazie ad AU, chiunque sia appassionato di basket, esibendo la tess.blu e il libretto universitario potrà pagare alle partite casalinghe solo 3 euro per sostenere il Cus Bari. E potrei continuare a citarti le iniziative degli ultimi tre mesi...
Potrei elencarti ed enumerarti tutte le vittorie dal 1996, ma devo essere sintetico e diretto nel farti capire che hai parlato senza "cognitio causis"
Ma soprattutto, vai a leggere l'articolo odierno del giornalista Luca Barile che si occupa di università, nel quale ti cito solo un pezzo significativo dell'articolo:
Laura De Marzo, senatrice accademica di Au e tra i firmatari della proposta, è convinta della necessità di avviare un dialogo costruttivo che coinvolga tutti gli studenti: "Il testo della Gelmini è ancora un disegno di legge, aperto a recepire integrazioni per renderlo più vicino alle esigenze degli studenti, perciò abbiamo
deciso di batterci fino in fondo affinché questa stagione diventi quella delle opportunità, il crocevia per un'Università migliore e meritocratica". De Marzo, quindi, chiede la collaborazione delle altre associazioni:
"Auspichiamo che questa possa essere la prima battaglia comune di tutta la comunità studentesca". Il Consiglio degli studenti ha quindi nominato i membri della commissione che sarà presieduta da Giuseppe
Belvedere, senatore accademico di Studenti indipendenti che così commenta: "Ho appoggiato il registro delle presenze dei docenti, recentemente introdotto dall'Università e quindi sono favorevole al cartellino come ovvia prosecuzione di un sistema mirato all'accertamento dell'orario di lavoro per tutti i professori". E anche Michele Colamonaco, presidente del Consiglio degli studenti, plaude all'iniziativa ...
epolis Bari, Luca Barile
S.d.S. FIRENZE
P.S.:vedrai studenti senza bandiere a ROMA.Il 5 Dicembre vedrai che cosa succede...