La Regione ha respinto la proposta di fusione con il “Consoli-Pinto” e ha attivato due nuovi indirizzi presso la sede di Castellana
Il “Pertini” mantiene l’autonomia scolastica, proseguendo il tandem con l’Istituto “Anelli” di Castellana Grotte e ‘guadagnando’ la sede dell’ITE “Pinto” (che sarà ‘scorporato’ dall’Istituto “Consoli” per far fronte alle esigenze logistiche).
La buona notizia arriva dalla proposta di deliberazione della Giunta Regionale (la numero 2206 del 27/12/2021) che ha definito il Piano di dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2022/23 e la programmazione dell’offerta formativa per il triennio 2022-2025.
La decisione della Regione sana la divergenza di visioni sul futuro del “Pertini” che si era creata tra l’Istituto turese, da un lato, e il Comune di Turi e la Città Metropolitana, dall’altro.
In particolare, riguardo il Piano di dimensionamento, il nostro Consiglio d’Istituto suggeriva la fusione con il “Consoli-Pinto” di Castellana, adducendo tra le varie motivazioni (che è possibile leggere per intero qui) la necessità di risolvere le “situazioni di compresenza delle due Istituzioni Scolastiche nel medesimo edificio, che benché strutturalmente diviso comporta ancora situazioni di convivenza e condivisione di spazi”.
Viceversa, l’Amministrazione comunale e la Città Metropolitana puntavano sulla conferma dell’assetto attuale, al fine di mantenere la reggenza.
Il Piano regionale ha mediato le due istanze: è stata respinta la fusione con il “Consoli-Pinto”, poiché avrebbe comportato la perdita dell’autonomia scolastica e la costituzione di un polo sovradimensionato; parimenti, al fine di risolvere le esigenze logistiche rappresentate dal Consiglio d’Istituto, è stato autorizzato l’accorpamento della sede dell’ITE “Pinto” di Castellana al nostro “Pertini-Anelli”.
Quanto all’offerta formativa, la Città Metropolitana, in prima battuta, prevedeva di attivare gli indirizzi di “Scienze Applicate” e “Informatica”. Ipotesi bocciata dal nostro Istituto che suggeriva di considerare due diversi indirizzi: “Trasporti e Logistica” e “Informatica e Telecomunicazioni”. In sede di approvazione del piano provinciale, la Città Metropolitana ha corretto il tiro, optando per l'attivazione nella sede di Castellana degli indirizzi di studio “Gestione delle acque e risanamento ambientale” e “Grafica e Comunicazione”. Proposta che è stata accolta e ratificata dal Piano regionale.
Il commento di Marilena Lerede
La lieta novella per tutta la comunità turese è stata commentata sui social da Marilena Lerede, una delle più convinte e battagliere sostenitrici della causa del “Pertini”: «Dal 2016 mi sono imbattuta nella tortuosa vicenda dell'autonomia del “Pertini”, dopo aver perso l'accorpamento con il “Montale” riuscire a trovare una soluzione strategica e politicamente fattibile è stata veramente un’impresa perché, diciamocelo chiaro, a Turi la politica tranne il PD se ne è infischiata del “Pertini”. Tutti che dicevano “sì” e nessuno si muoveva. Le Amministrazioni si sono mosse ma sempre in collaborazione col Partito Democratico. La battaglia coinvolgeva anche i dirigenti che hanno anche remato contro. Un bravo politico cerca sempre di fare gli interessi del territorio che sia il suo paese di origine oppure no. Le Amministrazioni locali tutelano il proprio paese.
Ebbene una cosa la devo proprio dire: il grazie vero a Ubaldo Pagano, un bravo e coscienzioso politico, il quale ha dovuto lottare contro tante richieste e tanti interessi per tutelare il bene comune, e non solo quello degli amici ma quello del territorio. Ha ascoltato anche le mie suppliche perché a Turi non abbiamo niente se non il “Pertini”, il carcere e le ciliegie, e non volevo che perdessimo quel poco che abbiamo.
Chi vuole bene al suo paese lavora dietro le quinte e non si vanta perché svolge il suo dovere, e questo vale sia per il sindaco Tina Resta che per Ubaldo Pagano e tutti gli altri che non sono autorizzata a nominare. Ma se poi qualcuno deve usare il silenzio per colpire qualcuno o prendersi meriti non suoi, scusate ma lo devo dire, siete dei parassiti!
A questo punto, dopo la delibera della Regione, il “Pertini” può proseguire la sua strada, ma ora molto dipende da chi lo dirige e non potrà più attribuire colpe alla politica».
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