Divieto di stazionare all’interno della Villa comunale e saracinesche abbassate per tutti i negozi. Bar e pizzerie continuano con i servizi di asporto e domicilio

Se il focolaio divampato nella RSSA “Mamma Rosa” sembra fortunatamente prossimo ad essere ‘disinnescato’, l’ultimo bollettino della Prefettura, datato 2 gennaio, fotografa un allarmante aumento dei casi positivi al Covid.

Come comunicato dal sindaco Tina Resta, si sono registrati ben 38 nuovi contagi: il totale dei cittadini attualmente positivi schizza a 80, il dato più alto che si sia rilevato a Turi dall’inizio della pandemia.

Partendo anche da questo preoccupante quadro epidemiologico, il primo cittadino ha emanato un’ordinanza specifica per la giornata dell’Epifania, introducendo misure più severe con l’intento di bloccare la diffusione del virus.

Dunque, come per Capodanno, il 6 dicembre resteranno chiusi tutti i negozi (alimentari e non), con eccezione per farmacie, parafarmacie, tabacchi, fiorai ed edicole.

Viene, inoltre, vietato l’esercizio delle attività di commercio in forma itinerante e di quelle su area pubblica su postazione fissa. In via eccezionale, per quest’ultima categoria, è consentito ai soli titolari di concessione svolgere la propria attività nella giornata di martedì 5 gennaio.

Bar e pizzerie continueranno con la vendita per asporto (sino alle ore 22.00) e il servizio a domicilio; è sempre severamente vietato lo stazionamento dei clienti all’esterno degli esercizi commerciali sia per la consumazione che per altre ragioni.

Confermate le restrizioni per i distributori automatici h24, che dovranno abbassare la saracinesca dalle ore 18.00 del 5 gennaio alle ore 05.00 del giorno seguente.

Infine, giro di vite anche per l’accesso alla Villa comunale, spesso teatro di assembramenti: il 6 gennaio sarà vietato a tutti i cittadini stazionarvi all’interno.