“Nessuno li ha ringraziati. Anche loro rischiano la propria vita per tenere pulite le nostre strade e le nostre case”
Per tanto tempo, nell’immaginario collettivo, la professione del netturbino è stata spesso bistrattata e vittima di luoghi comuni dettati, se non altro, da un’ignoranza malcelata. La presa d’atto del dilagante inquinamento globale, tuttavia, ha condotto tutti quanti noi ad una maggiore sensibilità verso le tematiche ambientali e, di riflesso, verso il prezioso lavoro degli operatori ecologici, in prima linea nella lotta al degrado delle zone urbane ed extraurbane: sono loro, infatti, a ripulire non solo le strade della città, ma anche le vie di campagna, costantemente prese d’assalto dallo squallore di alcuni cittadini spregiudicati che, nella propria incoscienza, non riescono a rendersi conto delle proprie azioni scellerate e di ciò che ne consegue; in alcuni casi, nemmeno il pericolo di una sanzione salata riesce a contrastare il fenomeno dell’abbandono o dell’errato conferimento dei rifiuti.
Ad ogni modo, Turi resta tra i Comuni più virtuosi della regione dal punto di vista della raccolta differenziata e questa, nonostante alcune improvvise perturbazioni in arrivo, resta una notizia estremamente positiva.
Venendo al presente, invitiamo i lettori ad immaginare quale sarebbe lo scenario attuale se non ci fossero gli operatori ecologici e se non fosse stata istituita, a tempo debito, la tanto criticata raccolta porta a porta; da questo punto di vista, ne siamo certi, il COVID-19 è riuscito ancora una volta a cambiare la percezione che una parte dei turesi, magari fino a poco tempo fa, poteva avere del lavoro degli operatori ecologici e della stessa raccolta porta a porta.
Ebbene, riportiamo di seguito il contenuto di un post, semplice ed efficace, condiviso sui social alcuni giorni fa da una donna turese, moglie di uno di questi instancabili e preziosi lavoratori, impegnati, nonostante tutto e come sempre, a favore della collettività. D’altronde, nonostante l’economia sia stata quasi totalmente bloccata, ognuno di noi continua a consumare e a produrre una certa quantità di rifiuti che, senza troppi giri di parole, non può certamente raccogliersi e smaltirsi da sola, qualora dovesse malauguratamente venir meno il lavoro quotidiano degli operatori ecologici. A loro, dunque, un applauso è più che doveroso.
«Mi dispiace – scrive la nostra concittadina – ma mi sento in dovere di dire una cosa. Abbiamo ringraziato le forze dell'ordine, la protezione civile, ma nessuno ha ringraziato gli operatori ecologici, padri di famiglia, compreso mio marito, che si alzano al mattino presto per tenere le nostre strade e le nostre case senza rifiuti. Anche loro rischiano la propria vita. Forza ragazzi, siete l’onore di tutti noi».
Il post in questione ha fatto subito il giro delle bacheche Facebook, riscuotendo un significativo consenso da parte dei turesi, evidentemente grati per il silenzioso impegno di quelli che, oggi, consideriamo eroi, ma a cui, per troppo tempo, non abbiamo dato il reale valore e tributato il giusto rispetto.
LEONARDO FLORIO
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