C'è tempo fino al 31 maggio 2018 per partecipare all'avviso pubblico, emanato dal Comune di Turi, tramite il quale sarà possibile ottenere un contributo utile a ridurre la morosità incolpevole.
Per morosità incolpevole si intende l'impossibilità di pagare l'affitto a causa della perdita (o della consistente riduzione) della capacità reddituale del nucleo familiare.
L’importo massimo del contributo concedibile è stabilito in € 478,91.
Le domande di partecipazione devono essere compilate unicamente sui moduli predisposti dal Comune, reperibili sul sito web all’indirizzo www.comune.turi.ba.it o distribuiti presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune, sito in via Sedile, nelle ore di ufficio.
Le stesse - debitamente sottoscritte, complete di tutti i dati richiesti e corredate da tutta la necessaria ed idonea documentazione - dovranno pervenire a mano presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Turi e/o trasmesse via PEC al seguente indirizzo: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. entro il 31/05/2018.
Dopo aver raccolto le istanze, il Comune procederà a verificare il possesso dei requisiti previsti e a stilare un'apposita graduatoria. Priorità sarà riconosciuta ai nuclei familiari al cui interno vi sia un componente ultrasettantenne, un minore, un membro con invalidità accertata per almeno il 74% o che sia in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per l’attuazione di un progetto assistenziale individuale
Entro 5 giorni dalla ricezione della comunicazione di esclusione delle richieste, gli interessati possono inoltrare opposizione.
I REQUISITI
Ad avere titolo a partecipare all'avviso pubblico sono i nuclei familiari che sono in possesso, al momento della domanda, dei seguenti requisiti:
1) richiedente con cittadinanza italiana o di uno Stato appartenente all’Unione europea, ovvero nei casi di cittadini non appartenenti all’U.E. possieda un regolare titolo di soggiorno;
2) titolarità di un contratto di locazione di edilizia di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato (con esclusione degli immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9) e residenza nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno;
3) essere destinatario di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione di convalida;
4) possesso di un reddito ISE non superiore ad € 35.000,00 o di un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore ISEE non superiore ad € 26.000,00;
5) non titolarità del richiedente e di ciascun componente del nucleo familiare di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su immobile, nel territorio nazionale, fruibile ed adeguato alle esigenze del nucleo familiare;
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Leo e se il problema sia proprio il PONTE ? - Annarita Rossi: Alla Sin...
Sei un rimpianto turese