La passione e la curiosità hanno da sempre guidato l’uomo verso gli ampi orizzonti dell’innovazione. Quell’innovazione che ardeva, giovedì 23 luglio, negli occhi di coloro che hanno assistito alla presentazione del Consorzio Bambù Italia, presso la sala consiliare del Comune di Turi. Il Consorzio, primo in Europa a realizzare impianti di bambù gigante a scopo industriale e commerciale, ha evidenziato, grazie alla presentazione del direttore commerciale Matteo Nardi, le caratteristiche, le applicazioni commerciali e la produttività dei bambuseti . Dopo un rapido saluto del delegato alle politiche agricole, Antonello Palmisano, sono state elencate le caratteristiche delle piante OnlyMoso che derivano da un’accurata selezione di Bambù della specie denominata Phyllostachys edulis (o pubescens), opportunamente scelta per le caratteristiche qualitative, produttive e di adattabilità . Questa tipologia di bambù gigante, che raggiunge i 14/25 metri di altezza ed un diametro di 8/15 cm, è dotata di naturali sostanze antibatteriche e antimicotiche che bloccano lo sviluppo di dannosi parassiti non richiedendo l’utilizzo di pesticidi. La maturità di una foresta OnlyMoso si raggiunge tra i 5 e i 10 anni a seconda delle condizioni climatiche, del terreno e del tipo di allevamento. Un vantaggio non indifferente relativo a questa coltura è dato dalla sua duttilità commerciale. Il bambù infatti può essere coltivato per farne mobili, tessuti, intelaiature, vestiti, cover di cellulari, caschi, pavimenti in parquet e persino abitazioni . Ma è anche commestibile sotto forma di germogli. Gli stessi germogli trovano applicazione nel campo della cosmesi. Questa ampia gamma di applicazioni è sostanzialmente legata a due caratteristiche importanti del bambù: la leggerezza e la robustezza. La conferenza , in cui è intervenuto il turese Domenico Fortunato, si è conclusa con una serie di domande relative alla fase di coltivazione e raccolta delle piante/germogli e con un’ elencazione dei costi di acquisto delle piante madri che vanno da € 14.350 (per l’acquisto di 480 piante) a € 26.400 (per l’acquisto di 1.200 piante). Costi che ,secondo quanto detto dal direttore commerciale Matteo Nardi ,sarebbero irrisori considerando che questa coltura non richiede particolari costi per la sua gestione e ipotizzando la vendita di culmi ,di dimensioni medie di 20 metri e diametro di 12 cm, ad un prezzo alla produzione di 12 euro (€0,60 al metro) e dei germogli ad 2 euro al kg. Tra scetticismo e curiosità anche questa seconda presentazione del Consorzio Bambù Italia ha riscontrato un notevole successo.
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