Nei giorni scorsi le precipitazioni nevose hanno interessato il nostro paese. Parte della popolazione, estranea al mondo del settore primario, quello dell’agricoltura, ha temuto che queste basse temperature avrebbero potuto mettere in ginocchio un settore già debole e sempre sul filo del rasoio. In realtà come ha potuto ben spiegarci un esperto del settore agricolo turese, questo freddo (normale per la nostra fascia climatica e per il periodo) provoca solo giovamento alle nostre colture.
In questi giorni la temperatura si è abbassata di molto, anche con precipitazioni nevose. Questo può provocare danni alle nostre colture (ciliegie, uva, altri alberi da frutto; coltivazioni ortive)?
Le temperature medie del periodo sono risultate più basse della norma, ma non sono state tali da provocare danni alle nostre colture, almeno nella nostra zona. Le uniche colture che possono essere state danneggiate sono le ortive in fase di raccolta. È evidente che laddove le precipitazioni nevose sono risultate più intense (non è il caso di Turi) si registrano danni meccanici anche agli alberi e alle strutture (serre, tendoni, ecc.).
Che benefici, invece, hanno apportato queste basse temperature?
Le temperature registrate non sono mai scese a livelli tali da provocare danni. Semmai, in tale periodo le basse temperature stanno permettendo il soddisfacimento del fabbisogno in freddo. Infatti, molte colture arboree quali ciliegio, pesco, albicocco e in misura minore vite, necessitano di un numero minimo di ore di freddo (temperature al di sotto di 7°C) per poter fiorire e fruttificare in maniera ottimale.
Le temperature basse posso annullare gli effetti del dormex® e di altri eventuali "anticipatori" sugli alberi di ciliegie?
Il Dormex® non può essere impiegato in Europa per cui non ha nemmeno senso parlarne. Altri prodotti impiegati per anticipare l’interruzione della dormienza delle gemme non sono condizionati dalle basse temperature successive al trattamento. È logico che, con le basse temperature registrate, anche le piante non trattate soddisfano completamente il fabbisogno in freddo. Per cui le differenze dovrebbero risultare meno evidenti.
La neve ha provocato agli agricoltori altri danni oltre a quelli diretti dalle colture?
Nelle nostre zone gli unici danni sono provocati agli imprenditori agricoli che non potendo lavorare nei campi stanno accumulando dei ritardi nell’esecuzione di determinate operazioni colturali e, soprattutto, per gli operai agricoli che non possono lavorare.
Se fra qualche settimana ci fossero temperature primaverili, e poi tornasse il gelo, questo provocherebbe qualche conseguenza?
In quella situazione certamente i danni potrebbero risultare consistenti. Infatti, le gelate primaverili, possono ridurre fino ad annullare completamente le produzioni.
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