
Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale si è celebrata una grave rottura nei rapporti istituzionali tra maggioranza di centro-destra al governo della città e minoranza di centro-sinistra. Quest’ultima, infatti, ha abbandonato l’Aula in segno di protesta. Si discuteva, in particolare, della manovra di assestamento di bilancio, l’ultima in corso d’anno, che fa seguito al cosiddetto riequilibrio che si approva grosso modo a settembre. L’Amministrazione ha portato all’attenzione dell’assise consiliare una variazione di bilancio che la minoranza ha considerato come un provvedimento da assumere a scatola chiusa, una sorta di prendere o lasciare. A seguito di uno scontro dialettico aspro tutti i consiglieri di opposizione hanno abbandonato i lavori.
Cominciamo dal consigliere di minoranza, Mimmo Leogrande.
D. Mi spiega perché state abbandonando l’Aula?
R. “Guardi, deve essere il Consiglio comunale a stabilire gli assestamenti di bilancio, entro il 30 novembre. Invece, loro hanno violato il regolamento. Hanno redatto un provvedimento d’urgenza approvato dalla Giunta. Noi contestiamo l’urgenza. Abbiamo sostenuto che ci hanno privato del nostro diritto che consiste nell’esercitare la funzione di controllo sugli atti amministrativi, compito che spetta ai consiglieri comunali. A discutere di questi provvedimenti, come prevede la legge, deve essere il Consiglio comunale. Abbiamo preannunciato un ricorso al Prefetto. E abbiamo intenzione di inviare tutto alla Corte dei conti”.
D. Ma entrando nel merito della variazione di bilancio, cosa non condivide la minoranza?
R. “Sono tante le cose da contestare, nel merito del provvedimento. Ancora una volta, questa Amministrazione ha incrementato il capitolo relativo ad incarichi esterni. Ancora una volta, sono stati trascurati provvedimenti importanti, nell’ambito delle politiche sociali, in quello urbanistico. Ancora una volta, hanno rinviato la risoluzione di un problema serio, come quello della ripavimentazione delle strade e delle opere di urbanizzazione nella zona di via Noci, precedentemente rivista in bilancio, argomento in seguito cancellato. L’intero provvedimento, stasera, era da contestare. noi, in sostanza, adesso contestiamo la forma, comunque.”
Noi li abbiamo intervistati quasi tutti, i consiglieri della minoranza, sulla balaustra appena fuori dall’Aula. Ed alla fine, abbiamo ascoltato anche il parere della maggioranza. Ve li proponiamo uno dopo l’altro. Lasciamo che siano i lettori a giudicare.
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